Hacking

Negli anni '60, al Massachussets Institute of Technology (MIT) alcuni studenti iniziarono a fare scherzi molto vistosi, elaborati e completamente innocui. Una mattina, ai loro colleghi nel campus capitò di svegliarsi e trovare un'auto della polizia obliquamente parcheggiata sulla cupola della cappella universitaria. Un'altra volta, le finestre sulla facciata di una palazzina di uffici furono illuminate in modo da formare uno smile alto decine di metri visibile nella notte in tutto il campus.

Kin - parte prima

Il sole stava tramontando e Lelia respirò l’aria tiepida della sera. Le scie degli aerei iniziavano a svanire allo zenit, nel blu profondo, mentre affioravano le prime stelle. Il dolce scirocco smuoveva la fitta peluria ambrata che le ricopriva i lati del collo, confondendosi con l’attaccatura dei capelli.

Commento a «Mai più»

Questo post è un commento a «Mai più», un saggio a puntate scritto da Alessandro Baricco che potete leggere sul Post (una mezz’oretta di lettura in totale).

La Rete che non c'è - parte seconda

Nello scorso articolo ho parlato di come il dibattito sul diritto d’autore e quello sulla privacy siano collegabili osservando le potenzialità creative della Rete. In questo articolo proporrò un punto di vista sul perché entrambi i dibattiti sono stati poco sentiti in Italia e non abbiano contribuito a dare forma all’opinione pubblica riguardo la Rete come strumento creativo e portatore di nuove istanze culturali.

La Rete che non c'è - parte prima

Nel primo decennio del duemila, la grande preoccupazione riguardo il Web era la difesa del diritto d’autore. Dalla diffusione mondiale dei social media, la preoccupazione principale è diventata la tutela della privacy. In questo articolo proverò a mettere in luce come questo cambiamento non sia stato discontinuo, e come queste due preoccupazioni abbiano una radice comune nelle potenzialità del Web di facilitare la creazione e condivisione di opere originali.